L’IREA è una delle Unità di Ricerca dell’ICEmB (Centro Interuniversitario sulle Interazioni fra Campi Elettromagnetici e Biosistemi) in cui è coinvolta nello studio sperimentale dei meccanismi di interazione tra campi elettromagnetici di bassa e alta frequenza (da 50 Hz ai THz) e sistemi biologici e del loro impiego in biologia e medicina per applicazioni diagnostiche e terapeutiche.
In particolare, le tematiche di ricerca riguardano:
- Valutazione degli effetti indotti a carico di colture cellulari di mammifero in seguito a esposizioni a campi di bassa (50 Hz) e alta frequenza, con particolare riferimento alle frequenze e modulazioni in uso per la telefonia cellulare e le comunicazioni wireless (GSM, UMTS, WiFi). Inoltre, sono stati anche valutati effetti indotti da esposizioni alle frequenze dei THz. Da un punto di vista biologico, vengono studiati gli effetti correlati alla cancerogenesi genotossica (danno diretto al DNA) e non genotossica (stress ossidativo, apoptosi, proliferazione cellulare, citotossicità).
- Valutazione degli effetti indotti da esposizioni combinate a campi elettromagnetici e mutageni chimici e fisici al fine di individuare i meccanismi di azione alla base delle interazioni tra CEM e sistemi biologici, con particolare riguardo all’induzione di risposta adattativa.
- Progettazione e realizzazione di sistemi di esposizione per sperimentazioni biologiche (bobine di Helmoltz, guide d’onda, celle TEM), con l’obiettivo di adottare condizioni di esposizione ben definite.
- Caratterizzazione degli effetti dell’esposizione a campi elettrici pulsati di brevissima durata (nanosecondi) in colture cellulari di mammifero, con il duplice scopo di esplorarne le potenzialità terapeutiche e i meccanismi di azione che ad oggi solo marginalmente noti. Inoltre, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione della Seconda Università di Napoli, vengono progettati e realizzati sistemi innovativi per la generazione di impulsi e per la loro applicazione ai campioni cellulari.
- Valutazione degli effetti indotti da trattamenti con campi a radiofrequenza e nanoparticelle in colture cellulari. L’uso congiunto di campi elettromagnetici e nanoparticelle è uno dei metodi emergenti per individuare e trattare il cancro. In questo contesto l’attività consiste nella stima della citotossicità delle nanoparticelle in esame applicando metodiche sensibili e ben standardizzate in linee cellulari umane sia di tessuti sani sia tumorali.
- Sviluppo di modellistica e metodologie di imaging per applicazioni biomedicali. L’attività riguarda la modellizzazione dell’interazioni tra campi elettromagnetici ed ambienti biologici complessi a frequenze che vanno dalle microonde ai Terahertz e la messa a punto di metodologie diagnostiche non invasive per la caratterizzazione elettromagnetica dei tessuti e l’individuazione di alterazioni.