Una nuova scossa di magnitudo 7.3 ha colpito il Nepal il 12 maggio 2015 ed è quella che, fra i vari after-shock, ha rilasciato la maggiore energia dopo l’evento principale del 25 aprile scorso di magnitudo 7.8.
I ricercatori dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, beneficiando delle acquisizioni radar del satellite Sentinel-1A del Programma Europeo Copernicus, hanno generato una mappa dello spostamento del suolo indotto dal sisma tramite la tecnica dell’interferometria radar differenziale.
In particolare, l’area interessata dalla deformazione si estende per circa 40 x 60 km2 a est di Katmandu e ha subito uno spostamento in avvicinamento al sensore (corrispondente alla zona in blu in figura) con un picco massimo di circa 70 cm.
Il campo di deformazione misurato a seguito di questa nuova scossa è stato indotto, molto verosimilmente, dalle stesse strutture sismogenetiche relative all'evento del 25 aprile ed è compatibile con la migrazione verso est degli after-shock.
L’attività svolta è stata realizzata nell’ambito dell’accordo tra IREA-CNR e Dipartimento della Protezione Civile(DPC), del progetto Geohazards Exploitation Platform (GEP) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e del progetto "Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale" (I-AMICA) finanziato dal MIUR nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON). I risultati presentati contengono dati Copernicus 2015.
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