Essere ricercatrici e ricercatori nel XXI secolo: sfide e nuovi paradigmi in una società in cambiamento

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Si terrà dal 14 al 17 settembre presso l'Area della ricerca del Cnr di Milano la serie di Conferenze "How to be a Researcher in the XXI Century - Challenges and new paradigms in a changing society" organizzata dal Centro per l'eccellenza e gli studi transdisciplinari (Cest) in collaborazione con la sede di Milano dell'Istituto per il rilevamento Elettromagnetico dell'ambiente (Cnr-Irea).

Durante 4 giorni, 5 sessioni, 8 workshop e 2 attività social coinvolgeranno 20 relatori e oltre 40 partecipanti in attività che hanno un comune obiettivo: riflettere per ripensare il ruolo sociale di giovani ricercatrici e ricercatori a fronte delle molte sfide che attraversano la relazione scienza-società: etica, questioni di genere, diversità e inclusione, open science, comunicazione, per citarne solo alcune. Ad ogni tema sono associati un panel, che lo affronta da un punto di vista teorico e del dibattito attuale, e un laboratorio seminariale, in cui si discutono con i partecipanti i possibili scenari.

L'evento è supportato dallo Young Scholars Initiative of the Institute for New Economic Thinking (INET) e da Elsevier; l'iniziativa è anche sostenuta dal progetto BRIDGES Building Reflexivity and response-ability Involving Different narratives of knowledGE and Science, finanziato da Fondazione Cariplo, che mira a comprendere la relazione scienza-società proprio a partire da quello che pensano di questa relazione i giovani ricercatori italiani.

"Siamo contenti di sostenere un'iniziativa che affronta un tema così importante", afferma Alba L'Astorina, dell'Irea-Cnr, coordinatrice del progetto Bridges. "Spesso i giovani si trovano ad operare in un ambiente che non sembra aver acquisito sufficiente consapevolezza delle profonde trasformazioni che stanno avvenendo nella società e nella stessa scienza; questo può creare disagi ed accrescere la sensazione di scollamento tra quello che si fa, nel mondo della ricerca, e quello di cui la società ha bisogno. Per questo è importante che la discussione su possibili nuovi modi di fare ricerca nella e per la società avvenga coinvolgendo in prima persona i suoi più giovani protagonisti." La formula stessa dell'intera Conferenza va in questa direzione: ogni panel coinvolgerà infatti un/a esponente del mondo della ricerca, uno/a young scholar e un/a rappresentante del mondo non accademico.

Oltre a fornire supporto locale, Cnr-Irea sarà coinvolto in due momenti dell’evento: il secondo giorno, Rita Giuffredi affiancherà Sarah Davies, dell'Università di Vienna, nella conduzione di un workshop sulla comunicazione scientifica; la tavola rotonda finale, dal titolo "Rethinking the academic division of labour through transdisciplinary" sarà moderata da Alba L’Astorina, che, insieme a studiosi provenienti da vari ambiti, esplorerà le opportunità offerte da un approccio transdisciplinare per ripensare l'organizzazione del lavoro in ambito accademico. In questa occasione si presenterà anche il progetto BRIDGES, che vede coinvolti come partner, oltre al Cnr (con gli istituti Ibe, Ibba e Irpps), Pianpicollo Selvatico - Centro per la ricerca nelle arti e nelle scienze, l'Università di Edimburgo e lo stesso Cest.

Per partecipare alla Conferenza, è necessario registrarsi. E' possibile frequentare di persona oppure in remoto; in presenza il numero massimo di partecipanti non potrà però superare le 35 persone, per poter rispettare le norme anti-Covid in vigore nell'Area della Ricerca del Cnr di Milano. Le iscrizioni chiudono il 10 settembre.

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