Internalizzazione di anticorpi marcati per il delivery selettivo
di nanoparticelle magnetiche in cellule A431
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Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel corso del 2008 si sono verificati circa 12 milioni di nuovi casi di cancro e circa 8 milioni di morti. Al momento, l’unico modo per curare questa patologia è la resezione radicale del tumore nei primissimi stadi di sviluppo. Spesso accade che le metastasi siano già presenti al momento della diagnosi, per cui solo pochi pazienti hanno l’opportunità di ricevere la resezione radicale e si rendono necessarie terapie quali chemio e radio.
Come è noto i chemioterapici colpiscono tutte le cellule in rapida divisione, incluse le cellule sane con conseguenze dannose per l'organismo in toto. Per questo motivo è fondamentale lo sviluppo di nuove metodologie diagnostiche e terapeutiche capaci di diagnosticare il cancro sin dai primissimi stadi di sviluppo e di veicolare selettivamente i chemioterapici nelle cellule tumorali senza alterare quelle normali.
Metodi emergenti per individuare e trattare il cancro si basano sull'uso congiunto di campi elettromagnetici e nanoparticelle. In questo contesto l’attività dei ricercatori dell’IREA, grazie alle competenze sia in ambito ingegneristico che biologico, si propone di studiare le interazioni tra campi elettromagnetici alle frequenze di microonde e nanoparticelle, al fine di proporre nuove strategie per aumentare sia la sensibilità dell’imaging a microonde sia la selettività della terapia termica a microonde.
Un aspetto essenziale dal quale non si può prescindere sin dall’inizio dello sviluppo di queste nuove strategie è la verifica dell’assenza di citotossicità delle nanoparticelle in esame. Questo ultimo aspetto viene affrontato valutando gli effetti citotossici in linee cellulari umane sia di tessuti sani che tumorali applicando metodiche sensibili e ben standardizzate.