Space Split Food: è questo il progetto che ha vinto il primo posto a Napoli della quarta edizione dell’International Space Apps Challenge. Il progetto, sviluppato da un team formato da sei ragazzi tra cui due donne, risponde alla sfida Print Your Own Space Food lanciata dalla NASA allo scopo di trovare un nuovo modo di produrre cibo per consentire future missioni spaziali di lunga durata, con evidente beneficio anche per la vita sulla Terra. L’idea proposta è di creare un nuovo modo di produrre e distribuire cibo utilizzando moderne tecnologie di stampa 3D.
Al secondo posto si è classificato il progetto SelfieSat, finalizzato alla realizzazione di un nano-satellite ospitante una fotocamera che può scattare foto e video del satellite madre durante voli planetari.
Insieme a questi due progetti, selezionati da una giuria locale, ce n’è poi un terzo, votato da tutti i partecipanti alla manifestazione, che concorrerà al giudizio globale. La NASA, infatti, raccoglierà tutte le segnalazioni locali e determinerà i vincitori per ciascuna delle quattro aree tematiche proposte: Terra, Spazio, Umanità e Robotica.
Oltre ai premi della NASA, l’IBM – sponsor della manifestazione – ha assegnato il Bluemix Award, un premio consistente in sostegno economico e supporto tecnico alla squadra vincente qualora volesse lanciare una startup, al progetto Hoe Help, un’applicazione studiata per andare incontro ai problemi degli agricoltori.
Tante dunque le idee, tanto l’entusiasmo, la creatività e il talento mostrato dai ragazzi, alcuni addirittura liceali, che hanno dimostrato che quando ci sono le opportunità il talento emerge.
Si è conclusa così la quarta edizione dell’International Space Apps Challenge organizzata a Napoli dall’IREA-CNR e dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ in collaborazione con il Consolato degli Stati Uniti del sud Italia. La manifestazione, che ha avuto luogo presso la sede di Via Nuova Agnano dell'Università Federico II, ha dato la possibilità a tanti giovani di mettersi in gioco e di proporre il proprio progetto ad una delle più grandi istituzioni mondiali quale la NASA, nonché di istruire le nuove generazioni alla crescente cultura spaziale.
Per 48 ore 7 team di studenti e appassionati di scienza e tecnologia si sono impegnati alla ricerca di soluzioni innovative a sfide lanciate dalla NASA per il miglioramento della vita sulla Terra e nello Spazio, lavorando in contemporanea con migliaia di partecipanti disseminati in ben 139 città e 63 Paesi di tutto il mondo.
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