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5xMilleCnr

Destinare il 5 per mille al Consiglio Nazionale delle Ricerche significa premiare i giovani. Basta compilare la sezione dedicata all'interno dei modelli per la dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Modello Unico Persone Fisiche) e inserire nell'apposito spazio dedicato al 'Finanziamento della ricerca scientifica e dell'università' il codice fiscale del Cnr: 80054330586. Quindi apporre la propria firma.

Con pochi, semplici gesti che non ti costeranno nulla in più avrai la possibilità di premiare giovani di eccellenza: il Cnr destinerà infatti i proventi delle donazioni fiscali a borse di studio per studenti e dottorandi meritevoli nei settori disciplinari di competenza dell'Ente.

 

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 15 Maggio 2017 11:58

STAZIONE SPERIMENTALE "EUGENIO ZILIOLI"

Responsabile  Claudia Giardino

Punta Staffalo n. 15, 25010 Sirmione del Garda (BS)

Telefono  030 916556

Fax  030 916556

E-mail   Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.


stazione zilioli 
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Ultima modifica il Giovedì, 04 Marzo 2021 11:19

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Ultima modifica il Giovedì, 16 Giugno 2011 14:44

L’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) fu costituito in via sperimentale il 18 aprile 2001 e in via definitiva il 12 aprile 2002 nell’ambito del processo di razionalizzazione della rete degli Istituti di Ricerca del CNR prevista dal decreto legislativo 30 gennaio 1999, dall'unione dei reparti di Elettromagnetismo e Bioelettromagnetismo dell'ex Istituto di Ricerca per l'Elettromagnetismo e i Componenti Elettronici (IRECE) di Napoli e del reparto di Telerilevamento dell'ex Istituto di Ricerca per il Rischio Sismico (IRRS) di Milano. 

In tali Istituti era già consolidata, con un significativo riconoscimento a livello nazionale ed internazionale, un’attività di ricerca incentrata sul telerilevamento, la diagnostica elettromagnetica, nonché sul controllo del rischio ambientale, con particolare riferimento a quello elettromagnetico.

La fusione delle competenze acquisite in questi settori ha prodotto una realtà nuova in ambito CNR che, nel corso degli anni, ha dimostrato la sua valenza nel panorama internazionale e nazionale della ricerca.

Nel giugno 2018 l’IREA si è ampliata con la costituzione di una nuova Sede secondaria a Bari dove è confluito il gruppo di Osservazione della Terra dell’Istituto sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione (ISSIA).

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 01 Febbraio 2019 13:00
CNR - Video Napoli
Ultima modifica il Venerdì, 05 Aprile 2013 11:40

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Ultima modifica il Venerdì, 05 Aprile 2013 10:54

Lorenzo Busetto, ricercatore dell’IREA-CNR, è venuto a mancare prematuramente all’affetto della sua famiglia, di amici e colleghi. Per molti di noi Lorenzo è stato, oltre che un indispensabile collega, un amico sincero e generoso e siamo consapevoli del vuoto che lascerà nelle nostre vite professionali e personali. Questa pagina vuole restare a ricordo del suo valore professionale, che tanto abbiamo apprezzato come colleghi, e dei suoi tratti personali, che ci sono stati ancor più cari come amici.

Sin dalla tesi di laurea in Scienze Ambientali, e poi nel corso del dottorato di ricerca, entrambi svolti presso il DISAT dell’Università Milano Bicocca, molti di noi hanno avuto occasione di collaborare con Lorenzo sull'uso del telerilevamento per lo studio dell’ambiente e del monitoraggio delle risorse naturali. Costanza, impegno, serietà, intelligenza e capacità critiche fuori dal comune hanno permesso a Lorenzo di contribuire a importanti risultati scientifici, prima con i colleghi del LTDA-DISAT, poi con quelli del JRC della Commissione Europea, e infine, negli ultimi 8 anni, con noi, nella sede milanese di IREA. Anche i colleghi di Napoli e di Bari avevano avuto modo di apprezzare la sua disponibilità e professionalità nei vari Convegni di Istituto organizzati nelle varie sedi e a cui non aveva mai fatto mancare il suo supporto.

Lorenzo aveva una capacità non comune nel formalizzare i problemi e una passione per la programmazione informatica, soprattutto usando software libero, e questo ha consentito a tutti noi di affrontare sfide scientifiche per la generazione di prodotti satellitari operativi per il monitoraggio ambientale. Proprio questa sua passione ci ha permesso di avviare una linea di ricerca dedicata, di cui lui stesso era referente. Una linea che saremo felici di continuare, perché tutti ne riconosciamo l’importanza e il grande impatto. Le migliaia di download dei pacchetti che ha rilasciato confermano la qualità del suo lavoro e del suo impegno all’interno delle comunità di sviluppo software.

Carocompr lorenzo2 Lorenzo,

sei sempre stato disponibile, a volte con uno dei tuoi caratteristici mugugni, nello scrivere una riga di codice in più che ci aiutasse nell’elaborazione dei dati, a portare nuove idee per le linee programmatiche dell’IREA, e persino nelle faticose attività di campo. Momenti questi, anche scanzonati, che ricordiamo con piacere per le battute, le lamentele per farsi passare la fatica, e le belle cene con le gambe sotto il tavolo, esausti.

Lavoratore instancabile, eri tra gli ultimi a lasciare le mura di via Bassini, ma non senza aver prima proposto una birretta di fine giornata. Eri motore delle nostre attività culturali, componente del coro dell’Area di Ricerca Milano 1; appassionato di teatro, eri tu che suggerivi gli spettacoli cui partecipare assieme. Ci coinvolgevi sempre nella tua grande passione per la montagna, proponendo itinerari adatti a tutte le gambe, poiché ci tenevi che andassimo assieme.

Sarà difficile separarsi dal dolore per la tua perdita, ma ciascuno di noi porterà con sé, nella vita privata e nelle attività quotidiane di lavoro in istituto, un personale e caro ricordo di te.

I tuoi colleghi e amici di IREA-Milano

 

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Lorenzo spesso entrava nell'ufficio sbagliato confondendosi tra le porte gialle di IREA. Lorenzo, consultato per un problema (per te impossibile) di R, lo risolveva senza batter ciglio, e alla fine ti ritrovavi sempre con una penna in meno. Ha perso innumerevoli paia di occhiali da sole lungo i sentieri di montagna.

Ci siamo conosciuti solo tre anni fa, ma abbiamo macinato salite e applausi a teatro. Non abbiamo rinunciato a un concerto all'aperto, nemmeno sotto il diluvio di aprile, e abbiamo resistito fino alla fine all'opera prima di Kurtàg. Abbiamo sbucciato molte mele sia in quota sia ai tavoli della mensa, ma era la sua intelligenza e la sua sensibilità prismatica a nutrire il tempo trascorso insieme. Nessuno era riuscito a spalancare una valle della Lapponia e un arcobaleno con un racconto fatto davanti alle grigie macchinette del caffè.

Lorenzo aveva quasi sempre le stringhe delle scarpe slacciate e il suo modo di camminare si era evoluto per evitare di inciampare, diventando inconfondibile.  Non stringeva mai quei lacci, ma con le sue parole, la sua compagnia, la sua sensibilità e la sua ironia  riusciva a legare a sè e a saldare tra loro molte persone. E per questo è insostituibile.

Francesca, Giulia e Martina

Ho impressa nella memoria l’immagine di Lorenzo con lo sguardo intenso rivolto chissà dove, mentre concentrato scandisce lentamente le parole, con quell’inconfondibile timbro di voce basso che trasmetteva calore catturando l’attenzione di tutti.

Anima di squadra mai protagonista, era sempre pacato, collaborativo, propositivo e disponibile.

Mi mancheranno la sua attitudine entusiastica e coinvolgente a cercare soluzioni a problemi vari, da come esprimere solidarietà ai lavoratori della mensa, a come ottimizzare il clustering di serie temporali, entrambi rimasti in sospeso, il suo supporto immediato e risolutore per problemi tecnici di programmazione in R, l’ironia con cui sdrammatizzava le situazioni critiche, la sua parlata arrotata.

Conserverò il suo ricordo di persona modesta e schiva insieme al rimpianto della sua originalità umana e professionale.

Gloria

Io ho un bellissimo ricordo di Lorenzo. Lo avevo incontrato nel 2012, durante un cammino verso l'Aquila. Lungo una strada assolatissima, in un caldo cocente, avevamo iniziato a parlare, scoprendo di lavorare in ambiti simili. Dopo un po' lo avevo ritrovato a IREA, una bella sorpresa. Quando venivo da voi, andavo sempre a salutarlo con gioia, e questi brevi incontri racchiudevano sempre il nostro primo, così diverso dall'usuale.

Questa mattina (23 ottobre 2020) mi sono svegliata con queste parole in testa "ho fatto quello che potevo, fin dove potevo". Ecco forse davvero, Lorenzo, hai fatto questo: sei andato fin dove potevi come potevi, al di là di ogni nostra comprensione.

Libertà, gentilezza, silenzio: con queste sensazioni nel cuore, saluto Lorenzo e vi abbraccio tutti

Alessandra                                                   

In questi giorni in cui, solo se necessario, mi è concesso di andare in istituto, avverto fisicamente la tua assenza. La sento mentre percorro il lungo corridoio su cui si affacciano i nostri uffici. Passando davanti al tuo, rimanevano impressi a lungo nei miei sensi il buio che invadeva la tua stanza, la luce proveniente dal tuo PC, più in fondo nella stanza, non sempre, quella di Daniela; la tua voce - ciao Lorenzo! Ciao Alba! La avverto fissando, sulla mia scrivania, il cestino di caramelle da cui - in un gesto di apertura, a modo tuo - venivi ad appagare un bisogno di dolcezza. Grazie Alba! you’re wellcome, Lorenzo.  La sento quando vado via dall’istituto, ultima tra gli ultimi, e non ti vedo affacciarti nel corridoio per un saluto serale – ciao Lorenzo! Ciao Alba!

Non erano tante le parole tra noi. Cosa hanno mai da scambiarsi una napoletana ed un brianzolo? Caramelle, saluti, note di canto, sorrisi, gentilezza. Silenzio e rispetto …Ciao Lorenzo!

Alba

Vecchio Lorenzo,

forse non lo sai, ma in privato o insieme a qualche amico, facevo la tua imitazione. Mi è sempre piaciuto fare le imitazioni delle persone. Da un attore di teatro, una volta, ho sentito dire che non si imitano mai le persone banali, ma solo quelle che hanno quel qualcosa di speciale da meritare la scena. Ecco il tuo qualcosa era un qualcosa che non nasceva dalla mediocrità ma dal tuo particolare. Mi allenavo a rifare il tuo tipico gesto di sollevare gli occhi al cielo, di allargare tutte le dite delle mani e di perderti nel pensiero in contemporanea ad un lungo "mmmmmmmmmh, ok ci sono" oppure "mmmmmmh...lascia perdere". I tuoi interminabili "mmmmmmmmhhhh" che sentivamo sopraggiungere dal tuo ufficio e che ci facevano scambiare sguardi di intesa tra di noi, riecheggiavano come i lunghi muggiti che si sentono nelle valli montane. Forse ne hai sentiti così tanti nel tuo camminare che li avevi fatti tuoi. Ti imitavo girando in tondo velocemente e parlando ... ripetendo "Crisssccchhhtoooo" ogni cinque parole e toccandomi incessantemente la barba del pizzetto. Avevi il passo svelto, come la tua mente. Non c'era volta che camminando non ti trovavi 5 metri avanti agli altri. Non c'era volta che ai tuoi colleghi non risolvessi problemi perché eri 5 volte avanti agli altri. Correvi così veloce tra i linguaggi che non si poteva starti dietro. Linguaggi del corpo, linguaggi di programmazione, linguaggi espressivi. Mi perdonerai se adesso che puoi vedermi in ogni dove non ti imito più, ci ho provato, ma per ora non ci riesco, ma ti prometto che lo farò ancora. Ti farà sorridere.
L'invidia non è un sentimento che mi appartiene, ma una cosa ti ho sempre ricercato senza che riuscissi a renderla mia nel modo in cui era tua. È quel dono della pazienza e di saper spiegare con calma anche le cose più banali e stupide a qualcuno. Senza che ti venga il nervoso o la voglia di dire arrangiati o di liberarsi velocemente di quel qualcuno che ti sta facendo perdere tempo chiedendoti una banalità. Erano gli unici momenti che rallentavi, che ti facevi quieto e coi tratti più rilassati. Mi avrai spiegato le stesse cose credo mille volte e incredibilmente sempre allo stesso modo, senza rancore, senza disappunti. Io personalmente non ci riesco, in tanti non ci riescono, tu questa cosa invece la dispensavi a piene mani a tutti quanti. "Il benefattore dell'helpdesk". Potrebbe essere un bel titolo, si. Il titolo di uno spettacolo, di quelli che ti piacevano. Oppure "Uomini col borsello". Ci vogliono le palle per portare il borsello nell'era moderna, diciamocelo. Forse sono titoli che possono sembrare banali, ma che attirano la curiosità dello spettatore. Lo attirano perché vogliono conoscere la straordinaria storia di una persona speciale dietro ad un titolo semplice. La forma, l'aspetto, il titolo, non contano. Ce lo hai insegnato tu. Anche dietro al nulla, esistono codici complessi.
P.S. avevo portato una caramella, volevo lasciarti la carta perché la portassi con te. Un giorno quando ci rivedremo, te la darò di persona, così prima la mangi.

 

 

 

 

 

Ultima modifica il Sabato, 21 Novembre 2020 18:22

Sede di Napoli

 

Sintesi delle principali attivita' di ricerca della sede di Napoli dell'IREA

 

Sede di Milano

 

Sintesi delle principali attivita' di ricerca dell'Unità di supporto di Milano 

 

IREA - Nuove tecnologie per ambiente, territorio e sicurezza

 

Video realizzato in occasione della Terza giornata annuale SERIT (Security Research in Italy)

Tecnologie integrate per il monitoraggio di grandi infrastrutture civili

Il video mostra l'uso integrato di sensori distribuiti e locali per il monitoraggio non invasivo e la sorveglianza di grandi infrastrutture civili e l’individuazione di eventuali fattori di rischio che ne possano minare l’integrità strutturale, applicato al ponte Musmeci presso Potenza. 

 

Dallo spazio uno strumento in più contro le catastrofi naturali
Terremoti, frane, eruzioni vulcaniche o anche impercettibili deformazioni della superficie terrestre possono infatti essere monitorati dallo spazio, a poche ore dall’evento e in luoghi di difficile accesso, grazie alle immagini ottenute dal SAR, un sofisticato radar montato a bordo di satelliti orbitanti intorno alla Terra, e alle tecniche di elaborazione dati spaziali frutto di anni di attività di ricerca.
 
 
Ultima modifica il Giovedì, 04 Marzo 2021 11:22
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Una delle attività di ricerca irea

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