Maria Consiglia Rasulo
Bari si trasforma in un laboratorio a cielo aperto per celebrare insieme una notte dedicata alla scienza e all'innovazione. Il 27 Settembre, Piazza Umberto I ospiterà la Notte Europea dei Ricercatori, un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Marie Curie per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca.
In qualità di partner del progetto SHARPER (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), il CNR sarà protagonista assoluto della manifestazione. Molti ricercatori degli Istituti dell’Area della Ricerca del Cnr di Bari, in collaborazione con quelli di UNIBA, POLIBA, LUM, INFN, ISTAT, CREA, l'Irccs-Istituto Tumori Bari "Giovanni Paolo II" e con il patrocinio del Comune di Bari, hanno contribuito all’organizzazione di un ricco programma di eventi per tutte le età e presenteranno i risultati delle loro ricerche in modo coinvolgente e interattivo, offrendo al pubblico l'opportunità di conoscere da vicino il mondo della scienza e di fare domande ai protagonisti. Tra loro anche i ricercatori dell’IREA, che mostreranno come utilizzano i dati per valutare la qualità dei suoli, monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici e prevenire il dissesto idrogeologico
Sul sito SHARPER Bari è possibile scoprire il programma completo della manifestazione a questo link SHARPER Bari - La Notte Europea dei Ricercatori 2024
Altre informazioni sono reperibili al link Bari si illumina di scienza: una notte per scoprire, sperimentare, domandare | Consiglio Nazionale delle Ricerche
L’appuntamento è per venerdì 27 Settembre dalle 10:00 alle 22:00 in Piazza Umberto I, Bari.
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I laghi alpini si trovano ad affrontare sfide antropiche guidate dalla pressione turistica e dall'eutrofizzazione, in peggioramento con il cambiamento climatico. Le frequenti fioriture di cianobatteri e fitoplancton causate dall'eutrofizzazione rendono le acque inadatte all'uso potabile, ricreativo e industriale. Le fioriture sono accompagnate da una riduzione della biodiversità e da un impoverimento dell'ossigeno disciolto nell'acque, con conseguenti rischi per l'ecosistema idrico; le cianotossine presenti nelle fioriture rappresentano inoltre un rischio per la salute. Le problematiche sopra menzionate possono essere affrontate utilizzando soluzioni innovative basate su un monitoraggio integrato dato da dati satellitari, in situ e modellistici e migliorando la cooperazione tra il mondo accademico e i responsabili delle decisioni.
L'obiettivo del progetto è migliorare la gestione delle acque dolci, utilizzando nuovi approcci basati sugli ecosistemi per migliorare l'adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione del rischio di disastri. Il progetto svilupperà due soluzioni innovative pronte all'uso:
(1) uno strumento di visualizzazione online con mappe dell'area alpina per ispezionare e confrontare lo stato dell'acqua, sulla base di importanti marcatori di acqua dolce, e
(2) un modello per la prevenzione del rischio da cianobatteri, che consenta una gestione sostenibile dei laghi riducendo al minimo i rischi per la salute.
Le soluzioni saranno sviluppate utilizzando un processo di co-sviluppo multi-stakeholder, che include il mondo accademico, la politica, le PMI, le ONG e i cittadini interessati. La rete transnazionale DiMark e la strategia di gestione dei laghi alpini miglioreranno la sostenibilità dei risultati del progetto. L'aspetto innovativo del progetto DiMark consiste nel collegare i marcatori di acqua dolce ai dati satellitari. Stabilire questi collegamenti in un approccio transnazionale è essenziale perché alcuni Paesi hanno esperti per le analisi dei dati satellitari, mentre altri hanno esperti per i marcatori d'acqua dolce. Inoltre, lo stato delle acque dipende da bacini idrografici che si estendono su più Paesi (compresi i laghi alpini di confine). I principali beneficiari del progetto saranno i gestori dei laghi a livello nazionale/regionale, i responsabili delle decisioni e i cittadini che sperimenteranno una migliore qualità e sicurezza dell'acqua.
I principali risultati/cambiamenti sono:
(i) miglioramento della qualità dell'acqua
(ii) migliore risposta in caso di gestione dei disastri idrici e
(iii) miglioramento della biodiversità dei laghi.
PROJECT PARTNERS:
1.National Institute of Biology, Slovenia
2.Slovenian Environment Agency, Slovenia
3.University of Innsbruck, Austria
4.Austrian Agency for Health and Food Safety, Austria
5.Edmund Mach Foundation, Italy
6.Regional Agency for Environmental Protection and Prevention of Veneto, Italy
7.National Research Council, Institute for Electromagnetic Sensing of the Environment, Italy
8.University of Konstanz, Germany
9.French National Research Institute for Agriculture, Food and Environment, France
10.E-institute, institute for comprehensive development solutions, Slovenia
11. Swiss Federal Institute of Aquatic Science and Technology, Swiss
Il progetto è cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programma Interreg Alpine Space
L'articolo “Multiview Multistatic vs. Multimonostatic 3D GPR Imaging: A Comparison” pubblicato dai ricercatori IREA Medhi Masoodi, Gianluca Gennarelli, Francesco Soldovieri e Ilaria Catapano, è stato scelto per la cover story del Volume 16, Issue 17, Settembre-1 2024 della rivista Remote Sensing.
L’articolo riguarda i radar multicanale, ovvero i sistemi costituiti da array di antenne, che rappresentano lo stato dell’arte nell’ambito delle tecnologie non invasive per la diagnostica del sottosuolo. I sistemi georadar multicanale offrono infatti opportunità inesplorate, consentendo di acquisire contemporaneamente dati su più linee di misura parallele con una notevole riduzione del tempo di scansione. Ciò rappresenta un aspetto particolarmente rilevante nel caso di indagini di vaste dimensioni. D’altra parte, tali sistemi permettono di illuminare e di osservare la scena in esame da diverse angolazioni rendendo possibile un miglioramento delle capacità di analisi in termini di risoluzione ed interpretabilità delle immagini.
A fronte dei vantaggi sopracitati, nasce l’esigenza di sviluppare efficienti algoritmi di data processing capaci di trattare la significativa mole di dati forniti da questi sistemi.
In tale contesto, l’articolo presenta uno studio teorico finalizzato ad investigare le caratteristiche dell’imaging radar tridimensionale del sottosuolo mediante approcci di tomografia a microonde, che sfruttino le potenzialità offerte dai sistemi georadar multicanale. In particolare, sono state analizzate le capacità di indagine ottenibili elaborando dati acquisiti con diverse configurazioni di misura caratterizzate da un numero crescente di antenne.
I risultati presentati hanno mostrato il confronto, in termini di capacità di ricostruzione, tra le diverse configurazioni di misura a partire dal caso comune di dati multi-monostatici al caso di dati multivista/multistatici la cui acquisizione è oggi resa possibile dai sistemi radar multicanale. Tali risultati hanno evidenziato che la disponibilità di dati multivista/multistatici consente di ottenere migliori prestazioni in termini di contenuto informativo ricostruibile e ha fornito indicazioni per la scelta del numero di antenne trasmittenti, fissato quello delle antenne riceventi.
L’obiettivo dell'evento è proporre idee e soluzioni innovative alle 20 sfide globali selezionate dalla NASA per la vita sulla terra e nello spazio, utilizzando i dati messi a disposizione dall’Agenzia spaziale americana e da 13 agenzie spaziali partner, tra cui l’europea ESA e l’italiana ASI.
La sessione napoletana dell'hackathon è organizzata dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli e dal Distretto Aerospaziale della Campania – DAC, in collaborazione con il Center for Near Space dell’Italian Institute for the Future, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II, l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del CNR, e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell’INAF, con il sostegno della Camera di Commercio Irpinia-Sannio, la partecipazione di Unina Rockets e Intesa Sanpaolo, sotto il patrocinio della Regione Campania.
L'evento si svolgerà presso il Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II i prossimi 5 e 6 ottobre 2024.
Al termine della presentazione dei progetti saranno selezionati tre team vincitori che riceveranno dei premi messi in palio dagli organizzatori locali e parteciperanno successivamente alla selezione internazionale. I vincitori di quest'ultima (10 a livello mondiale) parteciperanno all'evento finale "Winners Celebration" presso il quartier generale della NASA a Washington, USA.
Un bootcamp aperto a tutti coloro che parteciperanno a Space Apps Napoli 2024 si terrà il 3 ottobre presso l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte (INAF). Sarà l’occasione per familiarizzare con i Local Lead che guideranno i partecipanti durante le giornate dell'hackathon offrendo preziosi consigli. Ci sarà uno Special Guest e, a valle del Welcome Cocktail, sarà possibile osservare le stelle al telescopio.
Per partecipare occorre registrarsi sul sito di Space Apps Challenge al link href=https://www.spaceappschallenge.org/nasa-space-apps-2024, scegliere l’evento locale di Napoli, formare un team o unirsi a un team già esistente.
Tutti i dettagli sull’evento e sono disponibili a questo link
https://www.spaceappschallenge.org/nasa-space-apps-2024/2024-local-events/napoli/
Scarica qui la broshure
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Sono ufficialmente aperte le registrazioni per il 7° Workshop LAKES!
Il 7th LAKES Workshop “Parameterization of Lakes in Numerical Weather Prediction and Climate Modelling” mira a esplorare le interazioni tra i corpi idrici interni, come laghi e bacini, e l'atmosfera, al fine di migliorare l'accoppiamento tra queste due componenti chiave del ciclo idrologico.
Il Workshop, organizzato su tre giorni con sessioni orali e poster, ha l’obiettivo di riunire ricercatori e ricercatrici che lavorano su vari aspetti dei feedback lago-atmosfera e dell'interazione dei laghi con il clima regionale e globale.
La settima edizione del LAKES Workshop si terrà presso l’Area Territoriale di Ricerca di Milano 1 dal 20 al 22 novembre 2024. Il tema principale è la parametrizzazione dei laghi nella Numerical Weather Prediction (NWP) e nei modelli climatici. Il Workshop è aperto anche alla partecipazione di ricercatori e ricercatrici di discipline affini, come la limnologia fisica, il telerilevamento delle acque interne, la fisica atmosferica e l'idrologia.
Il 7th LAKES Workshop 2024 di Milano affronterà le seguenti tematiche:
• LAKES & ATMOSPHERIC MODELING: Interazioni lago-atmosfera, processi nei corpi d'acqua dolce legati alla forzante atmosferica e accoppiamento tra modelli di lago e atmosfera.
• MODEL VALIDATION & INTERCOMPARISON: Validazione dei modelli atmosferici che includono la parametrizzazione dei laghi e schemi di assimilazione dati dei laghi, oltre alla validazione dei modelli di lago accoppiati all'atmosfera.
• ANCILLARY DATA FOR MODELING LAKES: Utilizzo di dataset esterni disponibili su scala locale e globale per supportare la generazione e/o la qualità di parametri esterni richiesti dagli schemi di parametrizzazione dei laghi nei modelli atmosferici, ad es. campi di profondità dei laghi e frazione di lago.
• NEW FRONTIERS FOR DATA ASSIMILATION FROM REMOTE SENSING: Informazioni su neve, ghiaccio, temperatura e trasparenza dell'acqua di laghi, bacini e altri corpi idrici da dati telerilevati per studiare i cambiamenti dei laghi e la loro interazione con il clima regionale e globale. I
l Workshop di Milano prosegue la serie di workshop sulla parametrizzazione dei laghi iniziata a Zelenogorsk (Russia, 2008) e seguita dai Workshop tenutisi a Norrköping (Svezia, 2010), Helsinki (Finlandia, 2012), Évora (Portogallo, 2015), Berlino (Germania, 2017) e Tolosa (Francia, 2019).
Per la registrazione e ulteriori informazioni va a questo link https://lakesmilan2024.irea.cnr.it/
Un gruppo di ricerca dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, formato da ingegneri e geofisici, ha messo a punto un modello basato sull’analisi di dati di natura diversa, quali dati satellitari e sismologici, grazie al quale si è stimata la posizione della sorgente responsabile dei recenti fenomeni di sollevamento, sismicità, incremento delle temperature e variazione dei parametri geochimici nei Campi Flegrei.
In particolare l’analisi stima la posizione della sorgente in una regione della crosta terrestre che si estende da una profondità di 3 km a circa 500 m in prossimità dell’area compresa tra Solfatara e Pisciarelli. Tale sorgente, di geometria irregolare, evolve sia nello spazio che nel tempo.
“Mentre sulla sorgente magmatica profonda c’è un buon accordo nella comunità scientifica – spiega Pietro Tizzani, primo ricercatore del CNR-IREA e coordinatore della ricerca - è invece in atto un dibattito scientifico sulla porzione più superficiale del sistema che alimenta le manifestazioni vulcaniche dell’area.”
In questo contesto, il gruppo di ricercatori del CNR-IREA ha messo a punto un approccio innovativo basato sull’imaging tomografico geodetico multi-sorgente, utilizzando principalmente dati di deformazione del suolo rilevati da radar a bordo di satelliti ed elaborati con la tecnica dell'interferometria differenziale con radar ad apertura sintetica. A differenza delle analisi più tradizionali, tale approccio è capace di fornire una visione d’insieme e multiscala di una sorgente unitaria, responsabile del campo di stress attivo sia in profondità che verso la superficie. In particolare, grazie a tale approccio è stato possibile identificare una sorgente sub-superficiale in cui i fluidi in pressione possono interagire con la regione superficiale ad alta fratturazione. L’area interessata da questa sorgente ha una sezione trasversa più ampia in profondità per poi restringersi verso la superficie fino ad una profondità minima di 400-500 metri.
L’interpretazione che ne deriva è che le pressioni prodotte dal sistema magmatico vengono trasferite verso la superficie parzialmente tramite il movimento di fluidi di diversa natura e composizione. Tali fluidi si incanalano in fratturazioni della crosta sub-superficiale della caldera, laddove è stata registrata la sismicità più superficiale, fino ad arrivare ad esercitare una spinta in una zona relativamente a bassa profondità.
A questo link la video intervista ad alcuni autori dello studio.
L’Associazione Italiana di Telerilevamento (AIT), unitamente al CNR-IREA Milano, bandisce annualmente un premio per una tesi di laurea per onorare la memoria del dott. Eugenio Zilioli, già responsabile della Sezione IREA di Milano e co-fondatore dell’AIT, costituita nel 1986.
Il premio per l’anno 2024 è di euro 2.000 e riguarderà una tesi di Laurea Magistrale, conseguita nel periodo maggio 2023 - aprile 2024, relativa al telerilevamento multi-sorgente ottico e radar applicato alle tematiche dell’ambiente e del territorio. Sono ammessi a concorrere al premio candidati che abbiano conseguito la laurea con votazione minima di 106/110 presso una Università italiana.
Le domande devono pervenire entro il 31 luglio 2024.
Scarica la domanda di partecipazione
Martedì 16 aprile, nell’ambito della EGU General Assembly 2024, si terrà una Sessione d'Onore in Memoria della nostra collega Mariarosaria Manzo, scomparsa prematuramente nel 2022.
La sessione si ispira alle tematiche che hanno caratterizzato la ventennale attività di ricerca di Mariarosaria Manzo, che si è concentrata sull’utilizzo dei dati del radar ad apertura sintetica (SAR) per lo studio delle deformazioni della superficie terrestre attraverso l’applicazione della tecnica di interferometria SAR differenziale (DInSAR) e lo sviluppo di metodi DInSAR avanzati focalizzati sulla generazione di serie temporali di deformazione, come l'approccio Small BAseline Subset (SBAS).
La sessione vuole dunque ricordare l’eredità che Mariarosaria ha lasciato. Intelligenza, competenza, passione, coraggio, equilibrio, fermezza, gentilezza, determinazione e dolcezza hanno lasciato un'impronta indelebile nelle persone con cui ha collaborato.
L'IREA, sezione di Bari, partecipa al Mediterranean Aerospace Matching 2024 (MAM'24) che si svolge dal 20 al 22 marzo presso l’aeroporto di Grottaglie (Ta).
MAM'24 è la seconda edizione di una convention internazionale per l'industria aerospaziale e della mobilità aerea avanzata, con un focus sull'area del Mediterraneo. Nei tre giorni dell'evento si riuniranno esperti nazionali e internazionali del settore, nonché PMI, start-up, giovani studenti e professionisti, per discutere le prossime sfide nei settori della mobilità aerea avanzata e dei sistemi di trasporto spaziale e tracciare nuove prospettive nel campo degli aerei senza pilota e dei servizi aerei innovativi.
Una delle attività di ricerca irea
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Utilizzo di piattaforme Cloud per l'elaborazione di dati SAR interferometrici
L’interferometria SAR differenziale (DInSAR) è una tecnica per la stima…