Maria Consiglia Rasulo
In particolare Riccardo Lanari, direttore dell’IREA, ha mostrato i risultati delle elaborazioni dei dati radar satellitari relativi all’area flegrea. L’IREA, che è Centro di Competenza per il Dipartimento della Protezione Civile per il monitoraggio satellitare delle deformazioni del suolo, contribuisce infatti al monitoraggio dei principali vulcani italiani, tra cui la Caldera dei Campi Flegrei. Qui è stato possibile analizzare con un elevato grado di dettaglio il fenomeno del bradisismo che interessa l’intera area vulcanica. In particolare, nel periodo 2009-2017 è stato rilevato un progressivo sollevamento del suolo, caratterizzato da periodi di stasi intervallati da periodi in cui sono stari misurati incrementi, anche sensibili, della velocità di sollevamento.
Le zone verdi sono quelli in cui la deformazione non è presente. Il plot a sinistra evidenzia l’andamento temporale della deformazione nella zona di massimo spostamento corrispondente all’area urbana di Pozzuoli
Nella discussione è stato più volte ribadito che allo stato attuale non ci sono particolari motivi aggiuntivi di preoccupazione, ovvero, come confermato dagli scienziati, le variazioni dei parametri monitorati non sono tali da consigliare né un innalzamento del livello di allerta, né un ritorno al livello inferiore, che corrisponderebbe ad un’attività ordinaria del vulcano.
«Bisogna avere fiducia e rispetto delle informazioni ufficiali – ha dichiarato Carlo Doglioni, presidente nazionale dell’Ingv - non è possibile dare credito a ciò che non è direttamente collegato agli organi di controllo e studio. lo stato di allerta “giallo” ossia di attenzione non è da modificare».
Il livello di allerta per rischio vulcanico resta dunque giallo e la fase operativa di attenzione, così come dichiarato dal Dipartimento della Protezione Civile. Si ricorda che i livelli di allerta per i Campi Flegrei, indicativi della possibile evoluzione dello stato di attività del vulcano, sono quattro (verde, giallo, arancione e rosso), cui corrispondono oltre all’ordinario (livello di allerta verde) le Fasi operative di Attenzione, Pre-allarme e Allarme. Bisogna però sottolineare che, per ogni vulcano, il passaggio di livello di allerta può non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste. È proprio per questo che, lungi dal fare inutili allarmismi, è necessario tenere l’attenzione altissima continuando quell’intensa attività di monitoraggio, incrementata dal 2012 con il passaggio al livello di allerta giallo, che rende i Campi Flegrei tra i territori più controllati al mondo.
La partecipazione di IREA
La presentazione del Dr. Crema (sinistra) e del Dr. Nutini (destra) durante l’evento conclusivo del master
Il project work presentato al termine del master ha riguardato il supporto alla fertilizzazione a rateo variabile ed il monitoraggio di un appezzamento di circa 60 ha coltivati a grano duro nel corso della stagione 2016-2017 presso l’azienda Bonifiche Ferraresi, situata a Jolanda di Savoia (FE). Tale studio si inquadra nella collaborazione che IREA ha in atto con l’azienda per attività di ricerca e sviluppo nell'ambito dell'agricoltura di precisione.
Un’immagine dell’indice di vegetazione NDRE (Normalised Difference Red Edge) acquisita da sensore multispettrale (sequoia) da piattaforma APR nel marzo 2017. I dati spettrali acquisiti a terra confermano le anomalie individuate nell’immagine.
L'obiettivo del progetto è quello di esplorare i paesaggi agricoli futuri, modellando le loro prestazioni nel quadro del cambiamento climatico per riconciliare la produzione alimentare e l'uso delle risorse. La ricerca si concentra su due casi di studio mediterranei caratterizzati da sistemi di coltivazione basati uno sul riso e l’altro sulla lavanda. Al fine di caratterizzare la variabilità nel tempo e nello spazio delle condizioni agricole in termini di clima, di sistemi di coltivazione e delle loro prestazioni (produzione, economia, ambiente), verrà effettuata un'analisi di dati da satellite quali MODIS/Landsat (NASA) a diverse risoluzione spaziale e frequenza temporale. Il progetto prevede inoltre un periodo di “visiting” presso IREA di un Post-Doc e di una ricercatrice INRA (Fr).
Committente: INRA (Fr) e CIRAD (Fr)
Prime contractor: IREA
Periodo di attività: 2016
Finanziamento IREA: € 11.000
Responsabile IREA: Mirco Boschetti, Pietro Alessandro Brivio
Il progetto SPACE-O integra prodotti di EO derivanti dai sensori satellitari di nuova generazione (Sentinel-2 MSI e Landsat-8 OLI) e monitoraggio in situ con modelli idrologici avanzati, di qualità dell'acqua e strumenti ICT, in un potente sistema di supporto alle decisioni. L’obiettivo è quello di generare sistemi di previsione in tempo reale, a breve e medio termine temporale, dei flussi d'acqua e dei dati di qualità negli invasi artificiali destinati ad uso d’approvvigionamento potabile ed irriguo. L’attività d’IREA prevederà la collaborazione con EoMAP per la generazione dei prodotti di qualità delle acque degli invasi Mulargia e Aposolemis e la generazione di prodotti a valore aggiunto, quali ad esempio le mappe di fioritura superficiale dei cianobatteri. Tutti i risultati ottenuti nel progetto saranno utilizzati per ottimizzare le operazioni di trattamento delle acque e per stabilire una linea di servizi nel settore delle acque.
Prime contractor: EMVIS (GR)
Periodo di attività: : 2016 - 2018
Finanziamento IREA: € 182.250
Responsabile IREA: Claudia Giardino
Attività: Modellistica di estrazione di parametri bio-geofisici
L'obiettivo di Macrosense è quello di studiare la risposta fisiologica delle macrofite ai fattori ambientali tramite l'uso di dati spettroradiometrici (di prossimità e da remoto) integrati a dati limnologici ed eco-fisiologici in un approccio multidisciplinare.
Prime contractor: IREA, Balaton Limnological Institute
Periodo di attività: : 2016 - 2018
Finanziamento IREA: € 12.000
Responsabile IREA: Paolo Villa
Le attività del progetto riguardano l’integrazione di software di interferometria differenziale SAR (DInSAR) nelle piattaforme di processing on-demand dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). In particolare, durante il progetto è stata integrata, nelle piattaforme G-POD (Grid Processing On Demand) e GEP (Geohazards Exploitation Platform) dell’ESA, la catena di elaborazione SBAS-DInSAR sviluppata da IREA per la generazione di mappe e serie temporali di deformazione del suolo a partire da dati ERS-ENVISAT o Sentinel-1. L’integrazione del software SBAS ha permesso di mettere a punto dei servizi di elaborazione on-demand via web disponibili gratuitamente e per scopi scientifici agli utenti delle piattaforme.
Prime contractor: IREA
Periodo di attività: : 2015 - 2016
Finanziamento IREA: € 85.000
Responsabile IREA: Francesco Casu
Il progetto HERACLES ha avuto per oggetto lo studio di soluzioni per aumentare la resilienza dei beni storici e archeologici del patrimonio culturale agli effetti e danneggiamenti causati dai cambiamenti climatici. Il sistema sviluppato è una piattaforma ICT in grado di integrare molte informazioni per fornire una situazione aggiornata funzionale ad una resilienza incrementata in termini di manutenzione, conservazione, mitigazione e management dei rischi. Oltre Gubbio, dove sono stati monitorati i rischi di dissesto idrogeologico che minacciano gli edifici e le antiche mura urbiche a causa degli effetti del cambiamento climatico, è stata coinvolta Creta (Grecia) con il Palazzo di Cnosso, sito Unesco, nonché i monumenti con architettura veneziana della costa e il porto di Heraklion. Problematiche affrontate sono state quelle riguardanti il dissesto idrogeologico derivante dalle aumentate intensità delle precipitazioni e gli effetti legati all’innalzamento del livello del mare.
Il coinvolgimento IREA nel progetto ha riguardato l'impiego di sistemi radar da satellite e in situ per la diagnostica ed il monitoraggio dei beni culturali. Con riferimento al telerilevamento a microonde, l'IREA ha messo a sistema le competenze relative agli approcci tomografici per l'indagine ad alta risoluzione fino alla diagnostica del singolo elemento strutturale, grazie anche all'impiego dei dati radar da piattaforme satellitari quali Sentinel 1 e COSMO-SKYMED. Per quanto riguarda la diagnostica elettromagnetica, l'IREA ha svolto attività di diagnostica strutturale mediante georadar e radar olografico, campo nel quale ha un ruolo di riconosciuta visibilità internazionale per quanto riguarda l'elaborazione del dato.
http://www.heracles-project.eu/
Prime contractor: CNR – Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati (ISMN)
Periodo di attività: : 2016 - 2019
Finanziamento IREA: € 294.861
Responsabile IREA: Francesco Soldovieri
Linee di ricerca: Tomografia SAR per la ricostruzione e il monitoraggio di edifici ed infrastrutture
Le malattie infettive e la sepsi che minacciano la vita sono un problema mondiale con una mortalità tra il 30 e il 55%. Al fine di ridurre i costi e selezionare i trattamenti ottimali per i pazienti di sepsi, sono necessari nuovi strumenti che meglio caratterizzano il paziente e la sua specifica risposta al sistema immunitario. Nella proposta HemoSpec un team multidisciplinare - guidato dalle esigenze dei due partner clinici – è stato impegnato nello sviluppo di una piattaforma tecnologica altamente innovativa per una diagnosi medica precoce, veloce e affidabile delle malattie infettive usando quantità minime di sangue del paziente. Il contributo dell’IREA nel progetto ha riguardato lo sviluppo e l'ottimizzazione di un piattaforma ottico-microfluidica per la rivelazione di alcuni marcatori della sepsi.
Prime contractor: Institut Fuer Photonische Technologien E.V.
Periodo di attività: : 2013 - 2017
Finanziamento IREA: € 204.000
Responsabile IREA: Romeo Bernini
Attività: Sensori ottici ed optofluidici integrati
Obiettivo del Progetto è l'esecuzione di attività di ricerca basate sull'uso di dati generati dalle missioni satellitari ERS ed ENVISAT dell'ESA e dal sistema Global Positioning System (GPS). Il progetto riguarda la valutazione probabilistica della pericolosità sismica (PSHA). Gli utenti finali degli indicatori di PSHA rappresentano una vasta comunità, compresi i soggetti che si occupano di pianificazione territoriale, la sicurezza sismica del costruito (per la progettazione di edifici e strutture critiche, lifelines, ecc.), la prepa-razione ai disastri e il recupero, la risposta alle emergenze e la mitigazione del rischio sismico. L'obiettivo principale del progetto è quello di verificare se le misure di deformazione della superficie terrestre, derivate dai dati radar ad apertura sintetica (SAR) e GPS, possono essere incorporate con successo nei modelli di PSHA per migliorare la loro qualità. Il progetto sfrutta diverse sinergie in termini di competenze scientifiche e fonti di dati da differenti sensori SAR e GPS, i dati sismologici, la modellazione e dati geologici in situ.
Prime contractor: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Periodo di attività: : 2014 - 2016
Finanziamento IREA: € 24.392
Responsabile IREA: Gianfranco Fornaro
Attività: Interferometria Differenziale Radar ad Apertura Sintetica
Una delle attività di ricerca irea
-
Infrastrutture interoperabili per i geodati
L'ambito di studio delle Infrastrutture interoperabili per i geodati è…