Maria Consiglia Rasulo

Maria Consiglia Rasulo

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Il progetto è rivolto allo sviluppo di un prototipo per misure distribuite di deformazioni in fibre ottiche per contesti industriali aeronautici: impianti di produzione compositi, piattaforme di prova strutturali e condizioni aerodinamiche. Il prototipo si baserà sullo scattering stimolato di Brillouin (SBS) e sarà destinato al monitoraggio strutturale delle parti in materiale composito impiegate nell'industria aeronautica. Il prototipo sviluppato avrà prestazioni significativamente superiori a quelle offerte da unità commerciali di interrogazione basate su SBS e verrà utilizzato per valutare la qualità e la salute strutturale delle parti composite per l'industria aeronautica, come fusoliera completa, ali, coda verticale o orizzontale. 

Committente: Unione Europea, H2020

Prime contractorUniversità degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"

Periodo di attività: 2016 - 2018

Finanziamento IREA:  € 135.156

Responsabile IREA: Romeo Bernini

Linea di ricerca: Sensori distribuiti in fibra ottica

festival della scienzaL’IREA partecipa al Festival della Scienza di Genova, uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale, che propone ogni anno eventi ispirati alle questioni più attuali e scottanti del dibattito scientifico riservando una particolare attenzione alle novità della ricerca più avanzata.
Sabato 4 novembre alle ore 18:00 nel Palazzo Ducale (Sala Camino) in Piazza Matteotti 9, Vincenzo De Novellis e Giuseppe Solaro parleranno dell’osservazione dei fenomeni geologici da satellite con un intervento dal titolo “Spazio e Terra a contatto”.
La deriva dei continenti, la formazione delle catene montuose, i cambiamenti climatici e perfino lo sviluppo della vita sul nostro Pianeta trovano una spiegazione globale con la Geologia, la scienza che, attraverso lo studio dei processi che cambiano e plasmano la Terra, ci consente di comprendere i fenomeni geologici e monitorarne l’evoluzione in caso di rischio. Il progresso tecnologico degli ultimi decenni nell’ambito del telerilevamento satellitare consente oggi di monitorare dallo spazio le deformazioni della superficie terrestre - anche piccolissime - su aree molto vaste, e di avere, così, informazioni preziose su fenomeni geologici quali terremoti, frane ed eruzioni vulcaniche. Grazie ai satelliti, ormai, si è in grado di misurare con precisione spostamenti del suolo nell’ordine dei centimetri, senza nemmeno recarsi sul posto. L’esempio si è avuto di recente sia con la sequenza sismica che ha colpito l’Appennino centrale nel 2016 sia con l’ultimo evento sismico occorso a Casamicciola, nell’isola di Ischia. I satelliti che hanno analizzato le conseguenze di questi terremoti hanno fornito una quantità consistente e dettagliata di informazioni, che ha permesso di comprendere le caratteristiche geometriche delle faglie e le deformazioni associate in prossimità dell’epicentro.
 
Nel corso dell’estate 2017 l’area del Parco Nazionale del Vesuvio, e non solo, è stata colpita da un incendio di vastissime proporzioni che ha prodotto ingenti danni al patrimonio forestale su tutti i versanti del vulcano. Inoltre grandi quantità di ceneri derivanti dalla combustione di decine d'ettari di macchia mediterranea sono state disperse nell’ambiente e, come si può vedere nella immagine del satellite ESA Sentinel 2B del 12 luglio (Figura 1), l’incendio ha prodotto estese coltri di fumo che hanno interessato una vastissima area incluse zone abitate.
 

2017 IREA Vesuvio Figura1

Figura 1 – Parco Nazionale del Vesuvio: immagine acquisita dal satellite Sentinel 2B il giorno 12 luglio 2017. Nella rappresentazione in falsi colori (RGB: 12,8,4) la banda spettrale dello SWIR permette di evidenziare la presenza di fronti di fuoco attivi lungo le pendici del Vesuvio, oltre alle estese nubi di fumo. I dati Sentinel 2 sono copyright di Copernicus (2017). Perimetro Parco Nazionale (DGPNM/MATTM).
 
“All’inizio di settembre 2017, gli incendi hanno già interessato circa 700 000 ettari di superficie in Europa; questo anno sarà quindi ricordato per gli incendi come una delle stagioni più devastanti in Europa da quando sono iniziate le registrazioni regolari”. Questo scrive Daniel Calleja Crespo, Direttore Generale DG Ambiente della Commissione Europea, nella prefazione all’annuale report ufficiale di JRC-EFFIS sugli incendi del 2016 (EUR 28707 EN, PUBSY No. JRC107591).

Gli incendi registrati in Europa nel corso dell’estate 2017 indicano che l’Italia ha avuto il triste primato come numero di incendi, anche se in termini di superficie boschiva percorsa dal fuoco la nazione più colpita è stata il Portogallo, dove purtroppo si è dovuto registrare la perdita di più di 40 vite umane.

Nell’ambito del Convegno “Tutelare i boschi dagli incendi: proposte e azioni per la salvaguardia ed il recupero del territorio. Caso studio: il Vesuvio” (Napoli, 16 Ottobre 2017), organizzato dal Comando Generale dei Carabinieri, il Dr. Bruno Petrucci della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare (DGPNM) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha tenuto una relazione ad invito in cui si è avvalso del contributo dei ricercatori di CNR-IREA.

In particolare il CNR-IREA ha curato l’elaborazione delle immagini satellitari Copernicus Sentinel-2 relative alle aree percorse da incendio nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio nel corso dell’estate 2017. Nelle immagini di Figura 2 appaiono evidenti gli effetti dell’incendio sulla copertura vegetale del Vesuvio.

 

2017 IREA Vesuvio Figura2

Figura 2 – Parco Nazionale del Vesuvio: confronto fra immagini acquisite del satellite Sentinel 2A (rappresentazione in colori naturali  RGB: 432 red,green,blue con risoluzione al suolo di 10 metri) prima e dopo l’incendio dell’estate 2017. (a) immagine acquisita il 18 maggio 2017; (b) immagine acquisita il 26 agosto 2017. I dati Sentinel 2 sono copyright di Copernicus (2017). Perimetro Parco Nazionale (DGPNM/MATTM).

 

In Figura 3 sono raffigurate le mappe delle superfici interessate dagli incendi ricavate dall’elaborazione di immagini satellitari Sentinel 2A e Sentinel 2B acquisite dall’ESA nel corso dell’estate 2017. Ciascun colore rappresenta la data in cui l'area è stata rilevata come «percorsa dal fuoco». L’algoritmo utilizzato è di tipo automatico (Stroppiana et al., 2012; http://dx.doi.org/10.1016/j.isprsjprs.2012.03.001) e si basa su integrazione fuzzy di indici spettrali (e.g. combinazioni delle bande spettrale del sensore S2). L’algoritmo è stato applicato esclusivamente sulle «aree vegetate naturali» estratte da Corine Land Cover 2012 e all’interno dei confini del Parco Nazionale del Vesuvio (DGPNM/ MATTM).

I ricercatori IREA sono impegnati a sviluppare nuove metodologie per l’utilizzo integrato sia dei dati ottici che dei dati SAR messi a disposizione dalla costellazione ESA Sentinel per una migliore caratterizzazione degli effetti degli incendi sullo stato della copertura vegetale.

 

                           2017 IREA Vesuvio Figura3

Figura 3 – Parco Nazionale del Vesuvio: mappa delle aree percorse dal fuoco ottenute da elaborazione di immagini Sentinel 2A e 2B acquisite nel corso dell’estate 2017. I dati Sentinel 2 sono copyright di Copernicus (2017). Perimetro Parco Nazionale (DGPNM/MATTM).

 

Secondo le statistiche ufficiali del DGPNM / MATTM, l’estate 2007 è il precedente «annus horribilis» per gli incendi boschivi nei Parchi Nazionali. Come emerso anche nel corso del convegno, queste situazioni di estremo rischio (siccità, ondate di calore, …) tendono a presentarsi con maggiore frequenza nello scenario di cambiamenti climatici che abbiamo di fronte e richiedono uno sforzo di coordinamento nella gestione e nella cura costante delle risorse forestali.

Al Convegno sono intervenuti, oltre agli esperti del mondo della ricerca e delle istituzioni direttamente coinvolte nelle attività di prevenzione e controllo, l’On. Gian Luca Galletti (Ministro dell’ambiente, tutela territorio e mare) e l’ On. Maurizio Martina (Ministro politiche agricole alimentari e forestali) a sottolineare l’importanza del fenomeno e della loro prevenzione, della lotta antincendio forestale e del ripristino delle foreste bruciate.

Locandina del convegno


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BordognaNel corso del Congresso mondiale della "International Fuzzy Systems Association" (IFSA) tenutosi dal 27 al 30 Giugno a Otsu, Gloria Bordogna, Primo ricercatore dell’IREA, è stata nominata IFSA Fellow. Il titolo, riservato a coloro che hanno contribuito in modo rilevante e hanno avuto un impatto significativo sulla ricerca connessa alla logica fuzzy, le è stato consegnato alla Conferenza dell'associazione europea EUSFLAT (European Society for Fuzzy Logic and Technology), tenutasi a Varsavia l'11-15 settembre 2017.

Gloria Bordogna lavora da molti anni nel campo degli sviluppi applicativi della teoria dei Fuzzy Set che consente la modellazione dell’incertezza e dell’imprecisione dell’informazione nei sistemi di information retrieval, nelle basi di dati e nei sistemi informativi geografici con metodi di soft computing, con applicazioni riguardanti la rappresentazione di contenuti testuali, i linguaggi di interrogazione flessibili, i metodi di analisi di informazioni testuali e geografiche su Web e nelle reti sociali.

 

 


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Copertina Sensing the past Matera ridMercoledì 13 settembre alle ore 17:00 a Matera, presso l'ex Ospedale San Rocco (Chiesa di Cristo Flagellato) si terrà la presentazione del volume Sensing the Past. From artifact to historical site curato da Nicola Masini dell'Ibam Cnr e Francesco Soldovieri dell'Irea Cnr.

Sensing the Past. From artifact to historical site presenta un survey delle tecnologie e metodologie scientifiche, dalla diagnostica al telerilevamento, dalla geofisica all'Ict, per le diverse applicazioni nel campo dei beni culturali: dalla ricerca archeologica all'analisi e monitoraggio dei rischi, dalla conservazione alla fruizione valorizzazione.

Il volume è anche il risultato di un dibattito decennale animato dagli stessi curatori attraverso sessioni di convegno, workshops e numeri speciali di riviste internazionali, sulle diverse questioni inerenti le "sensing technologies" quali il grado di operatività, l'interpretazione dei dati, la capacità delle tecnologie nel fornire risposte adeguate alle molteplici domande che la storia, l'archeologia e la conservazione dell'eredità culturale pongono.

Alla presentazione del libro saranno presenti, oltre ai curatori del volume, Aurelia Sole, magnifica rettrice dell'Università della Basilicata, Daniele Malfitana, direttore dell'Ibam Cnr, Riccardo Lanari, direttore dell’Irea Cnr, Gisella Capponi, direttrice dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro – Mibact e Antonio Sgamellotti, accademico dei Lincei. A moderare l’incontro Antonella Guida, direttrice della scuola di architettura dell’Università della Basilicata.

Organizzato da: Cnr - Istituto per i beni archeologici e monumentali e CNR - Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente In collaborazione con Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggistica (Sabap) della Basilicata e Università degli studi della Basilicata

Referente organizzativo: Nicola Masini C.da S. Loja - 85050 Tito Scalo (PZ) Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. 0971 427 321

Modalità di accesso: ingresso libero

Vedi anche:

Il programma della presentazione

Il comunicato con focus sul volume

 


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A seguito del terremoto di Ischia del 21 agosto 2017, i ricercatori del CNR-IREA hanno misurato i movimenti permanenti del terreno grazie ai satelliti europei Sentinel-1 e italiani COSMO-SkyMed. È stato evidenziato un abbassamento del suolo con un valore massimo di circa 4 centimetri localizzato in un’area a ridosso di Casamicciola Terme.

Nell’emergenza post terremoto il Dipartimento della Protezione Civile (DPC), fin dalle primissime ore dopo il sisma, ha attivato il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (CNR-IREA) di Napoli, in qualità di centro di competenza nel settore dell’elaborazione dei dati radar satellitari, per un’analisi volta alla misura dei movimenti del suolo conseguenti al sisma.

Utilizzando i dati radar dei satelliti europei Sentinel-1 (S1), del programma europeo Copernicus, e quelli della costellazione italiana COSMO-SkyMed (CSK), dellAgenzia Spaziale Italiana (ASI) - centro di competenza per le acquisizioni ed utilizzo dei dati satellitari - e del Ministero della Difesa, un team di ricercatori del CNR-IREA ha misurato con alta precisione i movimenti permanenti del suolo originati durante il terremoto, utilizzando la tecnica dell'Interferometria SAR Differenziale. Tale tecnica consente, confrontando immagini radar acquisite prima dell’evento con immagini successive al sisma, di misurare, lungo la linea di vista (LOS, Line of Sight) del sensore, lo spostamento del suolo avvenuto nell’intervallo temporale intercorso fra le due acquisizioni, con accuratezza centimetrica. Inoltre, disponendo dei passaggi da orbite differenti (ascendenti e discendenti) è possibile ricostruire anche la componente Verticale del campo di deformazione rilevato.

In Tabella 1 sono riportate le coppie interferometriche di immagini radar i cui risultati vengono mostrati di seguito. Si noti però che le coppie riportate in Tabella 1 sono solo una parte di quelle effettivamente elaborate dal CNR-IREA.

 

 Tabella 1: Coppie interferometriche co-sismiche relative al terremoto di Ischia

           Sensore                       Coppia interferometrica                      Lunghezza d’onda [cm]             Baseline perpendicolare [m]            Orbita     
S1 16082017 – 22082017 5.5 7 DISC
S1 16082017 – 22082017 5.5 55 ASC
S1 17082017 – 23082017 5.5 108 ASC
CSK 19082017 – 23082017 3.1 67 DISC

 

 

In Figura 1 sono mostrate le mappe di spostamento co-sismico in LOS ottenute a partire dalle coppie di dati S1 e CSK riportati in Tabella 1, calcolate nei pixel caratterizzati da una migliore qualità del segnale interferometrico (denominati pixel coerenti). Sebbene siano presenti nelle quattro mappe di spostamento alcuni effetti legati ad artefatti atmosferici, in tutte risulta evidente una zona caratterizzata da un effetto di allontanamento dal radar (rappresentata in colore rosso), a circa un chilometro a sud-ovest dell’area di Casamicciola Terme.

 

Fig.1 piccola

Figura 1 – Mappe di deformazione (in LOS) ottenute a partire dai dati SAR Sentinel-1 (S1) e COSMO-SkyMed (CSK). (a) mappa ottenuta dalla coppia interferometrica S1 ascendente relativa all’intervallo 16082017 – 22082017; (b) mappa ottenuta dalla coppia interferometrica S1 discendente relativa all’intervallo 16082017 – 22082017; (c) mappa ottenuta dalla coppia interferometrica S1 ascendente relativa all’intervallo 17082017 – 23082017; (d) mappa ottenuta dalla coppia interferometrica CSK discendente relativa all’intervallo 19082017 – 23082017.
I dati S1 sono copyright di Copernicus (2017). I dati CSK sono copyright di ASI (2017).

 

 

Grazie all’utilizzo congiunto delle mappe di deformazione di Figura 1 ottenute da orbite ascendenti (per le quali i satelliti si spostano da Sud a Nord) e discendenti (da Nord a Sud), è stato poi possibile stimare la componente Verticale degli spostamenti del suolo rilevati. Essa viene mostrata in Figura 2, rappresentandola sia con una vista in pianta, sia con una vista 3D. In particolare, è stato rilevato un abbassamento del suolo fino ad un massimo di 4 centimenti in un’area (rappresentata in colore rosso) a ridosso di Casamicciola Terme, la più colpita dai crolli.
Tali risultati confermano quanto già riscontrato a seguito delle prime rilevazioni satellitari effettuate dal CNR-IREA, e sono stati condivisi anche con lIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in uno scenario di fattiva e proficua collaborazione. Inoltre, le deformazioni rilevate sono consistenti con la localizzazione del terremoto presentata dall’INGV il 25 agosto 2017.

Fig 2 piccola

Figura 2 – Componente verticale degli spostamenti del suolo stimata a partire dai risultati mostrati in Figura 1.: a) vista in pianta; b) vista in 3D. La stella bianca indica la posizione dell’epicentro a seguito della localizzazione del terremoto presentata il 25 agosto 2017. I dati S1 sono copyright di Copernicus (2017). I dati CSK sono copyright di ASI (2017).

Si segnala che ottenere in tempi brevi un quadro sinottico delle deformazioni e degli spostamenti del suolo causati da un sisma nell’area epicentrale rappresenta uno degli obiettivi del Dipartimento della Protezione Civile, durante un’emergenza sismica. In questo caso specifico i risultati ottenuti sono frutto della lunga e consolidata collaborazione fra il Dipartimento e i propri Centri di Competenza – in questo caso CNR-IREA e ASI. Sulla base delle loro competenze, questi centri supportano il DPC nell’utilizzo dei dati e delle informazioni satellitari e nella loro integrazione con i dati in situ forniti dagli altri Centri di Competenza. Quest’attività ha permesso lo sviluppo di prodotti, metodi e procedure che hanno migliorato le capacità del Servizio Nazionale della Protezione Civile nella risposta all’emergenza.


Al link seguente 
IREA_video_deformazioni_Ischia.zip è possibile scaricare un video preparato dall'Irea-Cnr e un file di  descrizione.

  


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EuroptrodeL’IREA, in collaborazione con l’Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara (IFAC-CNR) e la Società Italiana di Ottica e Fotonica (SIOF), sta organizzando a Napoli la XIV edizione di Europt(r)ode, una delle più importanti conferenze a livello mondiale nel campo dei sensori ottici per applicazioni chimiche e biologiche.

E’ aperta la sottomissione dei contributi. Per maggiori informazioni vai al sito di Europtrode XIV

 


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DIAGNOSTIC AND THERAPEUTIC ELECTROMAGNETIC APPLICATIONSTra l’11 e il 15 settembre prossimo si terrà il Corso “Diagnostic and Therapeutic Electromagnetic Applications”, organizzato a Napoli dall’IREA-CNR, dall’Università di Napoli Federico II e dal Politecnico di Torino nell’ambito della “European School of Antennas”.

Scopo del corso, concepito principalmente per studenti di dottorato e ricercatori con un background di ingegneria o fisica, è far comprendere le problematiche e le sfide delle applicazioni mediche dei campi elettromagnetici.

I campi elettromagnetici sono già parte di svariate applicazioni cliniche, tra cui la Risonanza Magnetica, ma un'ampia gamma di nuove applicazioni stanno emergendo nel campo sanitario, quali l’imaging a microonde o l’ipertermia elettromagnetica. Inoltre, l'avvento delle nanotecnologie, con la possibilità di produrre componenti biocompatibili di dimensioni nanometriche in grado di interagire efficacemente con i campi elettromagnetici, può aprire scenari completamente nuovi, tra cui il controllo da remoto di processi biologici. Questa evoluzione apre un'ampia gamma di nuove opportunità di ricerca ed applicazioni.

Dopo un'introduzione al Bioelettromagnetismo, con particolare attenzione agli aspetti della sicurezza, saranno presentate le principali attuali applicazioni diagnostiche e terapeutiche dei campi elettromagnetici. Saranno poi analizzate in modo più dettagliato alcune applicazioni emergenti e saranno presentati alcuni sviluppi previsti. Un focus particolare sarà sui campi elettromagnetici per il trattamento del cancro. Il prof. Gerard C. van Rhoon, dell’Erasmus MC Cancer Institute di Rotterdam (Paesi Bassi) e Presidente della Società Europea per l’Ipertermia Oncologica, tratterà degli aspetti clinici e ingegneristici dell'ipertermia basata sui campi elettromagnetici.

La scadenza per la registrazione è il 27 Agosto 2017. Il corso si terrà presso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Piazzale Vincenzo Tecchio, 80, Napoli.

Per tutte le informaizioni e dettagli sul corso vai a questo link 

Scarica la brochure del corso

 


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remote sensing JournalFrancesco Soldovieri e Pietro Tizzani, rispettivamente Primo Ricercatore e Ricercatore dell’IREA, sono tra gli editors dello Special Issue "New Frontiers of Multiscale Monitoring, Analysis and Modeling of Environmental Systems via Integration of Remote and Proximal Sensing Measurements" della rivista Remote Sensing.

Scopo di questo special Issue è presentare i risultati recenti e i progressi sugli approcci per l’analisi e la comprensione dei sistemi ambientali, con particolare attenzione allo studio dell'interazione tra i processi ambientali che si verificano a diverse scale. Questi progressi hanno aperto la strada alla progettazione e all'implementazione di sistemi di rilevamento multipiattaforma, da remoto e in situ, e di nuovi e strumenti per la sorveglianza e il monitoraggio. Un'attenzione particolare è dedicata allo sviluppo di nuove tecniche e strumentazioni integrate per il monitoraggio multi-scala di aree soggette a elevati rischi naturali, quali quelle vulcaniche, sismiche o esposte a frane.

Per informazioni sulla sottomissione degli articoli vai a questo link 

 


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MemexMonitorare il territorio è fondamentale per comprendere meglio le attività vulcaniche, i terremoti e gli altri fenomeni geofisici.

Ne hanno parlato Riccardo Lanari, Mariarosaria Manzo e Francesco Casu, dell’IREA-CNR, nel corso della puntata di Memex - I luoghi della Scienza prodotta da RAI Scuola e dedicata ai Campi Flegrei, il supervulcano campano la cui attività è sottoposta a monitoraggio costante.

Memex - I luoghi della Scienza: Campi Flegrei  

(min. 11:07 - 15:50) 

 


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Una delle attività di ricerca irea

  • Tomografia radar
    La capacità delle onde elettromagnetiche di penetrare corpi materiali ed…

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