Maria Consiglia Rasulo
Il progetto riguarda la realizzazione di un sistema innovativo per il monitoraggio in tempo reale degli impianti di distribuzione idrica e per la generazione di allarmi tempestivi sulla qualità dell’acqua potabile al verificarsi di anomalie determinate da eventi noti o sconosciuti.
Prime contractor: West Systems S.r.l.
Periodo di attività: 2011 - 2014
Finanziamento IREA: € 193.061
Responsabile IREA: Romeo Bernini
Personale coinvolto: Ilaria Catapano, Francesco Soldovieri
Attività: Sensori ottici ed optofluidici integrati
Prime contractor: VITROCISET SPA
Periodo di attività: 2011 - 2014
Finanziamento IREA: € 444.605
Responsabile IREA: Francesco Soldovieri
Attività: Monitoraggio dello stato del mare
Nell’ambito del progetto le attività dell’IREA riguardano i seguenti sottoprogetti (SP): Sottoprogetto 1 (attività di sensoristica in fibra ottica); Sottoprogetto 3 (attività di telerilevamento iperspettrale, per rilievi morfo-batimetrici e di telerilevamento SAR per lo studio di fenomeni di subsidenza, entrambe in area costiera); Sottoprogetto 5 (attività di telerilevamento SAR per lo studio del mare con particolare riferimento al programma ASI COSMO-SkyMED ed attività basate sull’uso di radar costieri operanti in banda X); Sottoprogetto 7 (attività di progettazione e realizzazione di un’infrastruttura che renda possibile coordinare e condividere: dati, informazioni e processi, prodotti e implementati dai vari sottoprogetti componenti RITMARE). IREA è infatti coordinatore dell'intero Sottoprogetto 7 di RITMARE. L'Istituto ha inoltre curato la wiki del Sottoprogetto 7 di RITMARE con lo scopo di creare un luogo dove poter reperire informazioni riguardo gli appuntamenti, i risultati - video o minute - degli incontri progettuali inoltre fornire un glossario tematico.
Riportiamo, infine, il Geoportale (livello zero) del progetto RITMARE, sempre prodotto da IREA.
Prime contractor: CNR
Periodo di attività: 2012 - 2016
Finanziamento IREA: € 2.900.000
Responsabili IREA: Paola Carrara, Claudia Giardino, Giacomo De Carolis, Romeo Bernini, Paolo Berardino, Gianfranco Fornaro, Michele Manunta, Francesco Serafino
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche per la conservazione e la valorizzazone di beni culturali. In particolare, l’IREA si occuperà dell’utilizzo di tecniche di monitoraggio da satellite per la conservazione dei beni culturali.
Prime contractor: PIERRECI società coperativa
Periodo di attività: 2013 -2016
Finanziamento IREA: € 54.000
Responsabile IREA: Gianfranco Fornaro
Attività: Tomografia SAR satellitare
Il progetto prevede lo sviluppo e il trasferimento ad imprese di nuove tecnologie nel campo della protezione ambientale e territoriale e per la sostenibilità delle città e dei territori. Il progetto opera a due diverse scale: ad area vasta per la sostenibilità degli interventi antropici e per la protezione e conservazione delle risorse e a scala urbana con riferimento all’edificato.
Prime contractor: Università di Napoli "Federico II"
Periodo di attività: 2011 - 2015
Finanziamento IREA: € 53.550
Responsabile IREA: Gianfranco Fornaro
Attività: Interferometria Differenziale Radar ad Apertura Sintetica
Università degli Studi della Basilicata
Periodo: Novembre 2012 - Febbraio 2013
Programma del corso
<object height="315" width="560" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=10,0,32,18" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000">
<param name="flashvars" value="file=http://www.irea.cnr.it/cnr-videos/video_IREA_per_Futuro_Remoto_2012.flv" />
<param name="src" value="http://www.walkernews.net/mediaplayer.swf" /><embed height="315" width="560" src="http://www.walkernews.net/mediaplayer.swf" flashvars="file=http://www.irea.cnr.it/cnr-videos/video_IREA_per_Futuro_Remoto_2012.flv" type="application/x-shockwave-flash"></embed>
</object>
Cosa fare
E dedicato al laboratorio radar per applicazioni di sicurezza e monitoraggio del territorio dell'IREA, vincitore del SERIT Award 2012, il numero speciale della newsletter Serit (Security Research in ITaly), la piattaforma tecnologica nazionale sulla sicurezza che raggruppa le aziende e gli enti italiani che si occupano di ricerca in ambito "Homeland Security".
"La Commissione per l’attribuzione dell’award", si legge nell'introduzione di Cristina Leone e Fabio Martinelli, "ha valutato positivamente i risultati e l’approccio descritti dal Laboratorio che hanno consentito di affrontare le sfide tecnologiche proprie della piattaforma SERIT in ambito Tecnologie per crisis management e per la protezione di persone, asset ed infrastrutture".
Uno dei rischi maggiori nelle operazioni che prevedono il trapianto di un organo è il rigetto da parte dell'organismo. Affinché il sistema immunitario accetti il nuovo organo è necessario somministrare farmaci immunosoppressori, deputati ad evitare le crisi di rigetto dell'organo trapiantato mediante l'inibizione della risposta del sistema immunitario. Tali farmaci abbassano però le difese immunitarie dell'intero organismo e una loro eccessiva somministrazione può avere pesanti effetti collaterali. Per questo motivo è essenziale definire il corretto dosaggio degli immunosoppressori per ogni paziente trapiantato.
Il progetto 'Nanodem', che coinvolge oltre a numerose istituzioni straniere e industrie tecnologiche due strutture del Cnr, l’IFAC (nel ruolo di coordinatore) e l’IREA, mira a realizzare un dispositivo in grado di misurare automaticamente e con elevata frequenza la concentrazione di farmaci immunosoppressori nel sangue di pazienti trapiantati. Il protocollo oggi in uso si basa su prelievi a intervalli di tempo definiti, generalmente ogni ora, e inviando il campione prelevato a laboratori centrali. La possibilità di effettuare una rilevazione più frequente, senza prelievo di sangue e utilizzando una strumentazione vicino al letto del paziente, potrà fornire un aiuto importante per l'individuazione della corretta terapia.
L'apparecchiatura prevede l'utilizzo di un catetere intravascolare da microdialisi in grado di estrarre continuamente dal sangue del trapiantato un campione sul quale vengono misurati on-line gli immunosoppressori di interesse. Cuore del congegno sarà un avanzato biochip miniaturizzato che, sfruttando i più recenti sviluppi in ambito nanotecnologico, convertirà le variazione di concentrazione delle sostanze da analizzare in precisi segnali ottici rivelabili che permetteranno di effettuare una determinazione multipla dei diversi immunosoppressori.